Il nuovo Papa è il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, che ha preso il nome di Francesco, e si è presentato come il «vescovo di Roma». Ai diocesani di Roma, infatti, è andato il suo primo saluto. La Chiesa si affida al suo ordine più mondano, ma alludendo alla povertà, e ritraendosi un po’ dal perimetro largo dell’universalismo. Gioca, insomma, la carta più facile, una rinfrescata alle sue strutture economiche e di potere. Tranquilla com’è sul fronte sociale, dove pensa di poter incassare tutta la posta quando il capitalismo assoluto avrà fatto bancarotta, nulla lascia presagire che possa aprire su altri campi dove è fortissima la pressione delle forze antagoniste, in primis la religione sessuale.