«L’accusa di “fascismo religioso” è il nuovo anatema laico contro gli islamisti in rivolta. L’espressione pronunciata ieri, da un portavoce della provvisoria presidenza della Repubblica, potrebbe avere come inevitabile conseguenza lo scioglimento della Confraternita dei fratelli musulmani, e del partito Libertà e Giustizia, sua espressione politica. Il capo del governo di transizione, Hazem el Berlaui, un economista considerato un liberale, ha precisato che la messa al bando delle associazioni di “terroristi” è già allo studio. L’Egitto è impegnato in una guerra d’usura e quindi tutto deve essere fatto per combattere gli animatori di un complotto contro la nazione. Questo il linguaggio del potere nelle ultime ore» (B. Valli, L’anatema sugli islamisti, “la Repubblica”, p. 1).