jihad

Moi, je ne suis pas Charlie! Et toi? (2)

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Oggi, su “la Repubblica”, l’inviato Marco Mensurati, tracciando un profilo dello jihadista complice degli autori dell’eccidio di Charlie Hebdo, scrive: «Con Cherif, agli arresti finisce anche Coulibaly. I due si erano conosciuti ai tempi del parco Buttes Choumont. Per un istante, però, Coulibaly è sembrato sul punto di abbandonare la jihad e integrarsi, tanto che nel 2009, apprendista alla fabbrica della Coca Cola del suo paese, era stato scelto per incontrare il presidente Sarkozy, una specie di testimonial di quelli che ce la fanno. Poi, però, la ricaduta, l’arresto, e la ripresa del viaggio verso la fine»1. Un posto alla Coca Cola e un incontro con Sarkozy, ecco cosa significa avercela fatta. Si capisce allora perché, alla fine, si possa scegliere la jihad.

  1. M. Mensurati, Dalla moschea ad Al Qaeda così è nata la “banda del parco”, “la Repubblica”, 10.1.2015, p. 11 []